giovedì 19 marzo 2009

Albert Paraz e Céline



Albert Paraz, scrittore francese nato a Costantine in Algeria nel 1899 e morto a Vence nel 1957, fu uno dei più accesi sostenitori di Céline, specie durante l’esilio danese di quest’ultimo. Paraz difese Céline in tre curiosi libri-pamphet, nei quali pubblicò anche numerose lettere di Céline: Le gala des vaches, Valsez saucisses e il postumo Le menuet du haricot.


Capisci bene che sono pittoresco… e poi, sono a gratis, né a libro paga, né a
cottimo, né politico, allora mi tengono d’occhio! 20 anni che va avanti così… che
sia sotto l’occupazione o a Sigmar o a Montmartre… sono sempre io il capro
espiatorio!
“No signore, noi non fuciliamo, noi!
Non imprigioniamo mica, noi!
Ma lui! Lui! Lui non sa far altro!” […]
Per esempio, sai cosa diceva Bismarck: “È abbastanza facile coglionare una volta
anche l’uomo più intelligente, ma è terribilmente difficile fregare due volte anche il
più coglione”.
Tutta sta gente, tutti cercano il capro espiatorio… È lui! è lui!


Lettera di Céline ad Albert Paraz del 1956.
(traduz. Andrea Lombardi)

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