martedì 21 aprile 2009

Louis-Ferdinand Destouches e La Chinina in terapeutica





Il noto bibliofilo Roberto Palazzi nel numero 48 di settembre/ottobre 2000 del bimestrale CHARTA (articolo ripubblicato nella raccolta di scritti dello stesso Palazzi intitolata Scritti di bibliografia, editoria e altre futilità edito da Biblohaus nel 2008) scrive «I collezionisti italiani di Céline sono stati colti dal panico quando, nel 1977, sfogliando l'appena pubblicato Album Céline, a pagina 82 hanno trovato riprodotto il frontespizio di un libro mai visto prima: La chinina in terapeutica, del dottor Luigi Destouches, 1930».
Veniva così, improvvisamente, abbattuta la convinzione, fino ad allora consolidata, che la prima opera di Céline tradotta in Italia fosse il Viaggio al termine della notte nell'edizione Corbaccio del 1933.
Come si può facilmente intuire dal titolo, non si tratta di un'opera letteraria, bensì di un testo di carattere medico-farmaceutico incentrato sugli studi chimici e terapeutici della chinina. Il volume, di 119 pagine, venne stampato da una tipografia di Amsterdam a spese della SDN ( della quale Céline era in quegli anni sotto contratto). Secondo le testimonianze di alcuni colleghi bretoni di Céline (che all'epoca viveva a Rennes), riportate nella tesi di medicina di François Balta intitolata La vie médicale de Louis Destouches, 1977, il trattato sarebbe solo in parte farina del sacco del futuro romanziere, chè avrebbe attinto ampiamente dai lavori del prozio Théodore Destouches, professore di farmacia alla Scuola di medicina di Rennes nella seconda metà dell'800. La chinina in terapeutica viene pubblicato in Francia nel 1925, un anno dopo la presentazione della tesi di medicina Il Dottor Semmelweis



e sette anni prima di quel romanzo che rivelerà al mondo intero l' immenso talento di un medico sconosciuto e dal nome fittizio preso in prestito dalla nonna materna.




Scheda a cura di Gilberto Tura

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